Il primo passo da fare per risparmiare sulle spese del gas è l’analisi della bolletta. La struttura di una bolletta gas è uguale per tutti i fornitori, poichè è disciplinata dall’autorità di regolazione per energia ed ambiente che determina le regole del settore energetico. I principali dati da conoscere in una bolletta riguardano il consumo di gas annuo, la spesa materiale per il gas naturale, oneri aggiuntivi e gli oneri di sistema. In base alle tariffe applicate in bolletta, è possibile confrontare i dati con le offerte gas di altri fornitori e ottenere un risparmio maggiore.
Cosa significano i dati nella bolletta del gas
Una bolletta del gas è strutturata in tre parti, una dedicata alla sintesi, una al dettaglio e la parte delle comunicazioni.
Nella sezione sintesi è possibile trovare un riepilogo di tutti i dati inerenti il contratto e la società di vendita, i dati delle letture e quelli dei consumi. I dati più importanti presenti nella sezione sintesi sono:
- Codice cliente: denominato anche numero utenza, fa riferimento all’utenza specifica del fornitore;
- Punto di Riconsegna (PDR): corrisponde alla posizione fisica del contatore del gas,dove viene consegnato il gas dal fornitore e prelevato dal cliente;
- Punto di Consegna (PDC): corrisponde al punto di connessione tra la rete di trasporto del gas e la rete di distribuzione;
- Coefficiente P: indica la quantità di energia contenuta in un metro cubo di gas a condizioni standard;
- Coefficiente di conversione C: si utilizza per convertire il consumo di gas in metri cubi nell’unità di misura per la fatturazione;
- Tipologia di contratto (mercato libero o di tutela)
- Consumo annuo;
- Totale da pagare.Nella sezione sintesi vengono riportate nel dettaglio la spesa per la materia gas naturale, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la spesa per gli Oneri di Sistema e altre partite. Nella penultima pagina della bolletta è presente il riepilogo delle letture e dei consumi fatturati: la differenza tra l’ultima lettura del contatore e quella precedente, rappresenta il consumo di gas effettuato in quel periodo. Quando è indicato il consumo stimato sta a significare che manca il dato reale presente sul contatore e il fornitore fa una stima dei consumi storici.
Che cos’è la spesa per la materia gas naturale
La spesa per la materia gas naturale costituisce la principale voce di spesa nella bolletta e corrisponde ad oltre il 40% del totale da pagare. Gran parte della spesa per la materia gas sipaga in quota variabile, dunque in funzione al consumo di gas. In questo caso, le voci di spesa immessi in bolletta sono:
- Materia prima gas in quota energia, che corrisponde al costo per l’acquisto del gas venduto ai clienti e si applica al consumo di gas effettivo;
- Oneri aggiuntivi in quota energia, che equivalgono ai costi di carattere generale;
- Commercializzazione al dettaglio in quota fissa e quota energia.
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Che cosa sono gli oneri di sistema e cosa comprendono
La spesa per gli oneri di sistema è definita dall’Autorità competente e comprende i costi di interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti rinnovabili (RE), i costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio (UG2) e il recupero degli oneri di morosità per gli esercenti di servizi di ultima istanza (UG3).
Mercato libero o Mercato tutelato
I clienti hanno la possibilità di scegliere un gestore energetico per la fornitura di gas e luce. Con il mercato tutelato le tariffe sono imposte dall ‘ ARERA, l’autorità italiana che si occupa della regolamentazione energetica, con il mercato libero è il gestore che decide proponendo l’offerta giusta per il cliente. C’è in entrambi i casi una differenziazione di tariffa bioraria, si risparmia nei weekend e dopo le 19 di sera, ma la differenza tende ad essere minima.
Nel frattempo sono aumentati i costi fissi e diminuiti quelli della materia prima, gas o elettricità.
C’è reale convenienza tra uno e l’altro? Dipende dall’utilizzo, dai consumi, dalle abitudini in casa. I gestori energetici che propongono di aderire al mercato libero mettono a disposizione delle offerte con costi fissi che proteggono da fluttuazioni del prezzo della materia prima. Negli ultimi anni però è proprio la materia prima a calare di prezzo, con petrolio e gas ai minimi.